Cosa vogliamo fare:

 

L’obiettivo è quello di portare la dignità artistica e letteraria alle orecchie del maggior pubblico possibile.

Chi siamo
Frammenti è un quartetto electronic-pop formatosi a Conegliano Veneto nel settembre del 2016.

Dopo un anno di sperimentazione e avanscoperta, i quattro ragazzi appena ventenni portano alla luce “instantanee”, un disco dal sound nuovo, frizzante, con contaminazioni che vanno dall’ambient all’electro funk.

“Se ciò che esiste io lo capirò,
quel che ho capito era finto.”

Affascinati nella scena contemporanea italiana da Cosmo e Willie Peyote, il progetto cerca di convogliare la stessa criticità musicale ed autoriale in termini nuovi, sublimando la scissione che intercorre fra arte e sociale. Tracce che vogliono essere non solo ascoltabili, ma anche ballabili, che trascinino in viaggi psichedelici con approdi d’amore e carnali. Il progetto si mette in gioco per non avere rimpianti, con l’obiettivo ultimo di entrare nelle case delle persone, e restare come ospiti nella loro memoria.
Alex Michielin

Cantante e bassista.

Alex “flebokid” michielin nasce a giugno del 1996 in un piccolo villaggio della provincia di Treviso.
Ancor prima di mollare il pannolino, già si è legato alla musica portando avanti gli studi di chitarra, pianoforte e batteria. Chiaro fin dal principio è il suo approccio ellenico all’esistenza: oltre all’educazione al suono come cura dell’anima, si appassiona fin da giovanissimo alla cultura della forma fisica, dedicandosi prima alla danza, poi al pugilato e alla pesistica (nonché alla pesca).
Appassionato d’avventura, sintetizzatori, pesca e cibo abbondante, in socialità ama indugiare nella timidezza, ma solo per potersi donare appieno a chi davvero vuol avvicinarsi al suo cuore.

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Francesco Da Ros

Sound designer e tastierista

Francesco Checcoglione Da Ros nasce in Germania il 27 febbraio 1996.
Inizia a suonare il pianoforte non appena risulta in grado di sedere su un seggiolino. Lezioni con un maestro tedesco che imprimono in lui un retroterra gotico ancora oggi ravvisabile.
Trasferitosi in un piccolo paesino di provincia italiana, approccia la musica elettronica da autodidatta. Ben presto l’amore per quest’ultima diviene totalizzante, impegnando ogni momento che si discosti dalle quotidiane faccende scolastiche e domestiche. Potremmo definirlo il plugin fondamentale; potrebbe ricavare il sound dei Chainsmokers da una tastiera Clementoni.
Afferma oggi, dopo una laurea in architettura e molta ricerca sonora: “ciò che cerco di sviluppare è un suono sensibile e commovente, fatto di texture e campionamenti all’aperto. Malinconia ed euforia. Cerco di unire tutti i tipi di colori acustici per raccontare una storia, le mie sensazioni, la mia musica”.

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Antonio Cettolin

Ciarlatore e chitarrista.

Antonio Gintoni Cettolin nasce, in ritardo come sempre, il 30 ottobre 1994. Il giorno è lo stesso di Maradona e, come quest’ultimo, cerca nella fantasia il suo talento.
Prima di iniziare la scuola si disseta a gazzosa e vino rosso e, seduto sul grembo di nonna, impara diversi giochi di con le carte. Questa precoce esperienza di osteria si deposita nel suo inconscio pronta a risvegliarsi in adolescenza.
Precoce in molti ambiti, ma non nella musica. Nonostante i dischi di Celentano e le esibizioni di Rocky Roberts gli facciano confessare al padre: “a trent’anni vorrei fare il cantante”, sognava ancora di poter compiere una breve parabola come stella del calcio internazionale. Un infortunio al ginocchio decreta il suo passaggio dalla palla alla chitarra classica.
Anni di lezioni ed un paio di esami in conservatorio procedono parallelamente alla passione per la composizione e la scrittura. Le prime composizioni punk rock cedono il passo all’indie italiano con l’ingresso nel mondo universitario. Con la scoperta di Baustelle, Jannacci, Lo stato sociale o Thegiornalisti la parola poetica assume altri connotati nella sua testa. Finalmente il suo talento per fare schifo può trovare un impiego!

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Mauro Serafin

Cantante e percussionista.

21/05/1995 è il giorno di Mauro Serafino Serafin; strana coincidenza, in quelle ore  “What’s Going On” di Marvin Gaye celebra il suo 24° genetliaco.
Dopo una giovinezza all’insegna di arti marziali, esterofilia musicale e videogiochi violenti, l’illuminazione giunge attraverso la più nobile delle arti, lo zapping. MTV, Dave Grohl e due bacchette, una danza primordiale, un inno intramontabile qual è “Smells Like Teen Spirits”, introiettano nel nostro Serafino una certezza: la musica.
Intraprende lo studio della batteria, mentre da autodidatta strimpella la chitarra e canta attratto dalla spontaneità e dal sound della musica di origine afro-americana.
È solo dopo aver rischiato un paio di volte la vita in macchina (avete presente Villeneuve? Aggiungeteci del surf sul tettuccio) che decide di approfondire le sue doti e le origini dell’ R’n’B entrando nel “Ginga Gospel Project” come corista.  Dichiarerà in seguito: “Mentre ero capovolto e la mia automobile non aveva ancora toccato il suolo, ho visto scorrere in un lampo le migliori esibizioni di Marvin Gaye, John Legend e D’Angelo. Credo che in quel momento sia scattata la scintilla… fortunatamente fuori pioveva”.
La ricerca della forma nell’epifania di spazi fantastici (le cosiddette ‘Innervisions’) e lo scolpire per sottrazione suoni grezzamente interiori in armonie, vocalizzi e ritmi sinuosi: attorno a questi due poli verte la sua ricerca quotidiana. La forma e il suono.

Tracce che vogliono essere non solo ascoltabili, ma anche ballabili; che trascinino in viaggi psichedelici con approdi d’amore e carnali:

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